Il Cavalieri a Padova per il dibattito
Una studentessa ci racconta in prima persona l’esperienza vissuta a Padova lo scorso 11 novembre, quando la squadra di dibattenti del nostro Liceo ha sostenuto l’incontro con una squadra avversaria
Una scuola senza voti: funziona? Questo è stato il tema – decisamente sfidante e attuale – su cui ci siamo confrontati sabato 11 novembre, contro il Liceo “Antonio Pigafetta” di Vicenza, in un incontro di dibattito regolamentato, svolto presso il Salone dell’Orientamento a Padova come evento di chiusura dell’ExpoScuola 2024.
La nostra squadra del Liceo Cavalieri, denominata Doxanti, ha sostenuto l’onere della tesi pro, la squadra vicentina Navicella dell’ingegno ha difeso le ragioni contro.
Il dibattito, sottoposto alla valutazione della giuria di esperti, ha seguito le regole del formato della “Palestra di botta e risposta” e della “Disputa felice”, denominato Patavina Libertas.
La nostra partecipazione all’evento ha rappresentato un’occasione per allenare le abilità oratorie, ma anche per esercitarsi e dimostrare che si possono sostenere ragioni opposte senza scontrarsi: una palestra più che mai utile in un tempo dominato dalle discussioni sui social, in cui spesso i confronti prendono le forme di scontri fra tifoserie, dove alle argomentazioni si sostituiscono gli slogan.
Tutti noi dibattenti abbiamo vissuto un’esperienza unica nel suo genere, che ci ha arricchito e ci ha dato l’occasione di migliorare le nostre abilità tecniche del dibattito. Anche se abbiamo perso la sfida contro i nostri avversari, abbiamo capito i nostri punti deboli e siamo pronti a rafforzarli e chissà, magari uscirne vittoriosi una prossima volta.
Trovandoci di fronte a tantissimi ragazzi e famiglie abbiamo sviluppato una nuova abilità: gestire l’ansia di parlare in pubblico, riuscendo, seppur non interamente, a mostrare le nostre capacità retoriche.
La differenza dal punto di vista tecnico con l’altra squadra è stato un ottimo spunto per migliorare, anche grazie ai giudici, che, con il loro commento riguardo la performance di entrambe le squadre, hanno evidenziato punti deboli e punti di forza.
Questa speciale esperienza ci ha orientato ancor maggiormente verso un miglioramento delle nostre facoltà relazionali, empatiche e oratorie, aggiungendo un tassello in più al nostro percorso di crescita formativa come studenti, come cittadini, come persone presenti nella vita activa della società.
Marta Comoli, 5B Classico
Bravissimi Doxanti, un’esperienza che rimarrà per tutta la vita come un bellissimo momento di condivisione.